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mercoledì 20 maggio 2009

L'importanza di cantare a voce alta



Di Srila Bhakti Ballabh Tirtha Goswami Maharaj


Caitanya Mahaprabhu ci insegna, attraverso Haridasa Thakur, il japa. Se pratichi il japa, sperimenterai una deviazione dell’attività rumorosa della mente. L’ideale, però, è cantare i mantra nella sacra compagnia dei suddha bhakta. Se canti a voce alta, ascolterai di Krishna ed i suoni del mondo se ne andranno. Per noi, cantare a voce alta è raccomandato:
sei duti katha, bhulo na sarvvatha uccaihsvare karo harinama, robo phalgu aro yukta baddha aro mukta, kabhu na bhaavihoekaakaara sabo”.
Il nostro Parama Gurudeva (Srila Saraswati Thakur) ci consiglia, ci guida nella pratica del canto a voce alta. Coloro che non cantano Krishna a voce alta non praticheranno correttamente lo yukta-vairagya, ma praticheranno phalgu- vairagya, o falsa rinuncia.Se non canti a voce alta il Santo Nome, la grazia del Santo Nome non arriverà a te, i tuoi desideri inferiori non saranno rimossi, ma rimarranno dove sono. Esternamente tu dirai "sono un rinunciante", auto negazione. Internamente, però, avrai problemi. Continuerai a pensare ai tanti oggetti di piacere sensuale, e questo è phalgu-vairagya, falsa rinuncia.
Nel vero vairagya la tua mente sarà dedicata a Sri Krishna. Se canti a voce alta, sarà buono per te e sarà buono per il resto degli esseri viventi, perché Lui e il Suo Nome sono la stessa cosa. Se canti a voce alta, otterrai concentrazione, e altri esseri viventi potranno ascoltare Krishna, Krishna, Krishna. Loro hanno dimenticato Krishna, perciò sono venuti in questo mondo. Quando canti a voce alta chissà, forse loro possono ricordarLo; forse non possono cantare, però possono ascoltare..."


Traduzione: Florencia Fernandez - Argentina