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sabato 9 gennaio 2010

“LA SCIENZA E’ INSUFFICIENTE”, DICE IL PAPA

PAPA BENEDETTO XVI AFFERMA CHE LA SCIENZA NON DEVE ESSERE “AUTOSUFFICIENTE” E DEVE APRIRSI ALLA FEDE E ALLA RIVELAZIONE

ROMA (ANSA - PL) - La comunità cattolica ha celebrato ieri, 6 gennaio, il Giorno dell’Epifania con l’apparizione dei tre Re Magi a Betlemme: Melchiorre, Gaspare e Baldassarre. Durante la messa consacrata alla festa dell’Epifania il giorno dei Re Magi, di fronte ad una moltitudine di partecipanti presenti in Piazza San Pietro, Papa Benedetto XV ha difeso l’umiltà e ha chiesto che la scienza e l’intelligenza aiutino a comprendere la realtà. Papa Benedetto XVI ha affermato che la scienza è insufficiente per comprendere la realtà, ed ha invocato l’apertura da parte della scienza a “rivelazioni e richiami divini”. Per il Sommo Pontefice, le persone sono molto poco modeste nel cammino di ricerca della verità, ed ha richiesto che la realtà venga compresa attraverso una unità tra “intelligenza e fede, scienza e rivelazione”, le due luci che guidarono il cammino dei Re Magi, “saggi aperti al mistero di Dio”, ha detto il Papa. Nell’Angelus dell’Epifania, il Pontefice ha sottolineato la necessità di una scienza non “autosufficiente”, aperta a “ulteriori rivelazioni e richiami divini”. Umiltà e capacità di ascoltare, dice Joseph Ratzinger, sono state le doti principali dei Re Magi, che sono “modelli” di “autentici ricercatori della verità”.



“I Magi, ha spiegato Benedetto XVI, erano uomini di scienza in un senso molto ampio, che osservavano il cosmo considerandolo un grande libro pieno di segni e messaggi divini per l’uomo”. Il loro sapere, pertanto, molto lontano dal considerarsi autosufficiente, era aperto ad ulteriori rivelazioni divine”. Non si sono vergognati “di chiedere istruzioni ai capi religiosi dei Giudei”, ha puntualizzato Joseph Ratzinger, “avevano necessità delle indicazioni dei sacerdoti e degli scrivani per sapere esattamente dov’era il luogo verso il quale dirigersi, sebbene fossero saggi che studiavano gli astri e conoscevano la storia dei popoli”. “Avrebbero potuto dire: “Facciamo da soli, non abbiamo bisogno di nessuno”, evitando, secondo la mentalità di oggi, tutta la “contaminazione” generata dal connubio tra scienza e parola di Dio. I Re Magi, ha sottolineato, ascoltavano le profezie e le accettavano. Loro, come veri saggi, erano aperti ai misteri che si manifestano in maniera sorprendente”, ha affermato Benedetto XVI. Il Papa ha esteso anche un augurio agli ortodossi orientali che oggi celebrano il Natale, secondo l’antico calendario Giuliano, a differenza del 25 Dicembre per i cattolici.

COSA DICONO GLI INSEGNAMENTI VEDICI ?


Quando la religione o qualsiasi fede è carente di filosofia e logica, allora è sentimentalismo materiale. La filosofia e la logica senza comprensione di Dio sono semplicemente perdita di tempo ... Così, ambedue dovrebbero combinarsi, la religione con la filosofia. Si dovrebbero comprendere i principi religiosi con filosofia e logica. Stiamo convocando studenti universitari e gli stiamo presentando la religione sulla base della filosofia e della logica. Non seguiamo ciecamente. Non abbiamo dogmatismi. Abbiamo la ragione, la filosofia e la scienza. Se tu vuoi capire questa coscienza di Krsna sulla base della filosofia, della logica e della scienza, siamo disposti a presentartela. L’ obiettivo finale, però, è arrendersi al Supremo.

Śrīla A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupāda :
Conferenza a Montreal, 20 Luglio 1968
The Complete Works - Lectures & Classes 680720LE.MON