ARGOMENTI

giovedì 7 gennaio 2010

IL CERVELLO POTREBBE PERCEPIRE IL DOLORE ALTRUI

ALCUNE PERSONE SENTONO IL DOLORE ALTRUI  QUANDO OSSERVANO UNA SITUAZIONE DOLOROSA.


NEW YORK (Reuters Health) – Uno studio cerebrale visivo suggerisce che alcune persone hanno reazioni fisiche di fronte a lesioni che soffrono altri. Con immagini ottenute da risonanza magnetica funzionale (IRM), alcuni ricercatori del Regno Unito hanno scoperto che le persone che dicono di sentire il dolore altrui hanno, fi fatto, più attività nelle regioni cerebrali sensibili al dolore dopo aver visto il lamento di un’altra persona. Lo studio, pubblicato dalla rivista Pain, potrebbe aiutare a comprendere, e forse trattare, il dolore "funzionale". "I pazienti con dolore funzionale sentono dolore senza la presenza di una malattia o di una lesione che lo giustifichi", ha spiegato Stuart W. G. Derbyshire dell’ University of Birmingham. Il Dr. Derbyshire e il suo collega Jody Osborn lhanno mostrato a 108 studenti universitario varie immagini di situazioni dolorose, come atleti che soffrono per una lesione e persone alle quali viene praticata una iniezione. Un terzo di loro ha affermato di aver sentito almeno una reazione emozionale e perfino un poco di dolore nel luogo della lesione. Dopo questo, gli autori hanno fatto un esame di risonanza magnetica IRM a 10 partecipanti che hanno riscontrato dolore e a 10 che non hanno sentito alcuna reazione vedendo le immagini. Identificando cambiamenti nel flusso sanguigno cerebrale, la IRM funzionale permette di identificare le zone più attive durante la risposta ad uno stimolo. L’ equipe ha praticato la IRM ai partecipanti mentre guardavano immagini di persone che sentivano dolore, di immagini emozionali senza dolore o immagini neutre. Guardando le immagini di dolore, tutti i partecipanti hanno avuto attività nei centri emozionali del cervello, ma in quelle persone che hanno risposto al dolore altrui, l’attività era più intensa nelle zone associate al dolore rispetto al resto dei partecipanti e alle proprie risposte cerebrali a immagini solo emozionali.

Il Dr. Derbyshire evidenziò che questi partecipanti dovrebbero evitare la visione di film di terrore e di immagini cruente dei notiziari "per non sentire dolore", che per i ricercatori è qualcosa di più di una risposta empatica. In quanto alle applicazioni dei risultati, il Dr. Derbyshire dice che il suo studio spiegherebbe parzialmente l’esistenza di meccanismi cerebrali che attivano il dolore "funzionale" in alcuni pazienti.

COSA DICONO GLI INSEGNAMENTI VEDICI?


”Tutti quanti dovrebbero sentirsi dispiaciuti di vedere la sofferenza altrui e felici di vedere felici gli altri. Ātmavat sarva-bhūteshu: Dobbiamo sentire la felicità e la sofferenza degli altri come se fossero le nostre. Dobbiamo sentirci felici vedendo felici gli altri, e dispiaciuti di fronte la loro disgrazia. Questo è il principio da seguire. Un Vaishnava, perciò, è veramente una persona perfetta, perché si affligge vedendo le disgrazie degli altri e si sente felice quando vede che gli altri sono felici. Il Vaishnava è para-duhkha-duhkhī, cioè sempre dispiaciuto quando vede le anime condizionate nello sfortunato stato del materialismo. Così, il Vaishnava è sempre occupato nel predicare il processo della coscienza di Krishna in tutto il mondo”.


Śrīla A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupāda :
"Śrīmad Bhāgavatam”
Commento al Canto 6 - Cap. 10 - Verso 9.